Dieci anni fa moriva a Livorno
Monsignor Alberto Ablondi, vescovo amatissimo. Il
Comune di Rosignano con l’
Associazione Ablondi lo ricorda attraverso la presentazione di un libro che ricostruisce il suo impegno sul versante del dialogo interreligioso in particolare con l’ebraismo.
Monsignor Alberto Ablondi, vescovo di Livorno dal 1970, è stato un vescovo molto amato dalla città labronica che ha voluto renderlo suo
cittadino onorario e consegnargli successivamente la
Livornina d’oro, la massima onorificenza per i suoi cittadini particolarmente illustri.
Allo scopo di custodire, mantenere viva e trasmettere la memoria del Vescovo Alberto, l'Associazione a Lui dedicata, ha promosso questa ricerca storica sui rapporti intercorsi tra il Pastore livornese e il mondo ebraico, in anni in cui il dialogo tra le due confessioni religiose era ancora da costruire. La professoressa
Elena Mazzini, che ha condotto la ricerca su materiale in parte inedito, ha tratteggiato in modo chiaro ed efficace l'impegno del Vescovo in questo versante, grazie anche all'amicizia con il rabbino
Elio Toaff e con
Tullia Zevi, prima presidente donna dell’Unione delle comunità ebraiche italiane. Precursore del dialogo con le altre religioni, Ablondi manifestò la sua vocazione ecumenica con uno speciale rapporto con la comunità ebraica per rimuovere diffidenze e silenzi. Simbolo di questo riavvicinamento fu l'amicizia con il rabbino
Elio Toaff, con il quale era unito a una numerosa comunità ebraica e a numerose presenze dell'universo musulmano. Nel 1989 la commissione ecumenica della
Conferenza Episcopale Italiana, presieduta da lui, istituì la
Giornata dell'ebraismo da celebrarsi il 17 gennaio di ogni anno all'inizio della Settimana per l'unità dei cristiani (18-25 gennaio). Fu la prima iniziativa del genere nel mondo a rimarcare i progressi in Italia del dialogo ebraico-cristiano. Il volume, appena edito da Salomone Belforte & C., costituisce un'ottima occasione per riflettere sulla realtà d'oggi, anche alla luce delle aperture dei Papi che si sono succeduti, a partire dalla celebre visita di Papa Giovanni Paolo II alla Sinagoga romana.